E-commerce for dummies

Allora, partiamo dalle basi: iniziare un’attività di vendita online non significa che da quel momento si “vende su internet”, come spesso mi capita di sentire, ma non significa nemmeno che da quel momento si diventa schiavi di quel complicatissimo ingranaggio che è l’e-commerce.

Continuiamo con lo smontare altre facilonerie che si sentono spesso in alcuni spot fatti dal gatto e la volpe del web: è impossibile che se oggi investi (anche a rate e iniziando a pagarlo tra due mesi o tre) in e-commerce domani inizi a vendere!

Insomma, mai come in questo momento, considerando lockdown, saldo della catena evolutiva web dell’homus italianus, e molte altre goloserie, il mercato del “simply web”, ovvero dei venditori di marketing improvvisati, offre soluzioni che sembrano tanto dorate quando in realtà sono la solita mezza truffa. L’e-commerce non è la panacea del mercato: non è semplice, non ti permette di vendere subito, non lo puoi avviare con bassi investimenti e, soprattutto, non lo puoi regolare semplicemente firmando un contrattino quasi indolore con la prima web company scaltra a sfruttare il momento.

 

Ma allora cos’è l’e-commerce?

L’e-commerce è un canale di vendita, con sue regole, suoi tempi, rischi e opportunità. Un canale complesso quanto gli altri, tanto difficile nell’essere avviato quanto semplice poi nell’essere gestibile. È necessario, insomma, essere consapevoli che avviare un’attività di vendita online significa investire economicamente e in formazione, in primo luogo in formazione personale.

La primissima e fondamentale regola per iniziare è: essere consapevoli di ciò che si sta facendo. Che non significa farlo da solo, ci mancherebbe, bensì sapere quali investimenti saranno necessari nei prossimi 12 mesi e quali sono le regole principali da rispettare per (provare ad) avere successo.
Acquistare un sito e-commerce, per di più di quelli preinscatolati, è il primo errore invece che si possa fare.

 

I consigli da tener presente per iniziare la vendita online

Ecco alcuni consigli fondamentali da tenere presenti quando si intende iniziare a vendere online:

 

1. EVITARE CMS DI PROPRIETÀ
È fondamentale capire su quale Content Management System, ovvero su quale piattaforma sia meglio sviluppare il proprio sito e-commerce. Il mercato offre davvero moltissimo, ma la prima cosa da tenere presente è di evitare CMS di proprietà, cioè quelli che richiedono un costo di licenza solo per il mantenimento.
Esistono CMS come Prestashop o Magento in grado di operare molto meglio di qualsiasi CMS di proprietà, pur non avendo costi di licenze, grazie agli innumerevoli sviluppi già pronti e a disposizione della comunità, gratuitamente o con piccole spese una tantum. Inoltre esistono community o forum in grado di risolvere la maggior parte di problematiche incontrabili nel percorso di creazione e gestione.

 

2. EVITARE CMS POCO DIFFUSI
Esistono infatti soluzioni come Solidus, per esempio, in grado di offrire potenzialità e opportunità di sviluppo davvero sorprendenti. Il rischio, in questo caso, è quello di affidarsi a CMS poco popolari, per i quali non si riescono a trovare professionalità in grado di svilupparli adeguatamente o, ancora peggio, si rischia di rimanere collegati in modo indissolubile all’agenzia fornitrice con l’handicap di subire le sue continue richieste economiche per qualsiasi piccola modifica o implementazione.

 

3. CONOSCERE IL MERCATO DI RIFERIMENTO
Come detto, acquistare un sito e-commerce non significa iniziare la propria avventura nel mondo delle vendite online. È necessario, assolutamente necessario, conoscere il contesto di mercato in cui si vuole entrare. È necessario farsi e rispondersi a queste domande:
  1. Esiste già qualcuno che vende i prodotti che vorrei vendere io?
  2. Quali sono i prezzi di riferimento dei prodotti su cui punto?
  3. Esiste domanda dei miei prodotti sul web?
  4. Ho degli articoli con un’esclusiva su cui puntare?
  5. Ho degli articoli che compro particolarmente bene per poter rappresentare la migliore offerta del web?
Insomma, è necessario conoscere i propri competitors, capire quanto sono agguerriti e soprattutto conoscere se stessi, i propri limiti commerciali e se questi limiti potrebbero inficiare la nostra nuova avventura online.

 

4. AVERE UN BUDGET A DISPOSIZIONE
Torno a dirlo: avviare un’attività di commercio online non significa aprire un bel sito e-commerce e basta. Quello è solo il primo passo. Avviare un’attività online di questo tipo equivale ad avviare una vera e propria azienda e, a parte casi straordinari, avviare un’impresa prevede investimenti. Piccoli o grandi che siano, sempre investimenti. Oltre all’acquisto del sito, infatti, è necessario prevedere un cospicuo budget per l’attività promozionale del portale stesso. E ahimè, quelli sono costi elevati, soprattutto se vorrete promuovervi da subito su un territorio ampio. Ben inteso: non vorrei spaventarvi (o forse sì?), ma è necessario comprendere che oggi anche se regalerete Rolex o iPhone nuovi, a meno che voi non lo facciate sapere al vostro pubblico e potenziale cliente, nessuno eseguirà transazioni sul vostro sito.

 

5. SCEGLIERE UNA BUONA AGENZIA DI MARKETING
Ok, può sembrare pubblicità, e un po’ lo è, lo ammetto, ma la soluzione più razionale è questa. Per un negozio online l’attività di web marketing è davvero diversificata e complessa, e prevede discipline molto distanti tra loro. Di solito un esperto di Social Adv non lo è di Search Engine Marketing o di grafica e viceversa, ed è proprio questo il motivo principale per affidarsi ad una buona agenzia di marketing. In questa, infatti, potreste avere, al prezzo di un professionista, la disponibilità di professionisti diversi a cui affidare il vostro marketing operativo e analitico.

 

6. NON ESSERE (COMPLETAMENTE) A DIGIUNO DI WEB
Come per tutte le cose, l’improvvisazione è da evitare. Se decidete di iniziare un’attività di commercio online, non potete essere completamente inesperti delle dinamiche web. Insomma, non potete non sapere quali sono i principali canali pubblicitari sul web, non potete credere che i social sono gratis e dovete almeno sapere che la pubblicità sul web è di dominio dei signori Facebook e Google; che richiedono solitamente molti soldi, e che non è così semplice (anche pagandoli) ottenere da subito un risultato spendibile!

 

7. AVERE UNA RISORSA INTERNA DEDICATA
È da tenere ben presente che un e-commerce non comprende solo un’attività virtuale! Nell’ambito dei task che è necessario conoscere figurano: la gestione del magazzino, l’imballaggio, la ricerca delle condizioni migliori di logistica, la gestione della logistica stessa, ma soprattutto la promozione -anche offline- della tua attività. Inizialmente potrebbero sembrare operazioni minori, anche se per molti sono il motivo di un prematuro abbandono di propositi, ma man mano che la vostra attività cresce, queste occuperanno sempre di più il vostro tempo, e richiederanno sempre più attenzione e precisione.

 

8. ORGANIZZARE LA LOGISTICA
La logistica è sicuramente una delle chiavi di successo di un’attività e-commerce. Incide in maniera significativa se si vendono oggetti a basso costo unitario, in quanto evidentemente il costo della spedizione di certo rappresenta una percentuale importante della spesa totale del vostro cliente. È inoltre necessario considerare che quando si parla di logistica non si intende solo il costo del corriere, ma anche tutte le attività che ci sono prima (imballo, gestione del magazzino fisico e aggiornamento dell’anagrafica del magazzino, chiamata del corriere, compilazione documenti di spedizione), e dopo (tracking della spedizione, comunicazione con il cliente, gestione dei resi, verifica pagamento e servizio post vendita). Le azioni strategiche saranno quindi quelle di valutare non solo un corriere, ma una serie di corrieri con prezzi e affidabilità diverse, che possano coprire il vostro servizio su tutto il territorio a cui intendete riferirvi; avere una risorsa specializzata (inizialmente potete farlo anche voi in fase di start up) che si occupa con precisione di tutto quello che è compreso nella logistica pre e post vendita.

 

9. RIFERIRSI INIZIALMENTE A POCHI TERRITORI
Sarebbe bellissimo, ed è il sogno di tutti vendere attraverso il proprio e-commerce in tutto il mondo. Ma avete mai pensato quali potrebbero essere gli investimenti sia in termini di denaro (dovete pensare che il marketing, o meglio il web marketing ha costi assolutamente proporzionali al numero di persone a cui vi riferite), e di competenze (lingue diverse, corrieri, dogane, spedizionieri etc..)? Il suggerimento for dummies è quello di iniziare a riferirvi a un territorio limitato, che possa essere misurato al vostro portafoglio iniziale e che soprattutto vi permetta di svolgere anche attività offline senza muovervi troppo lontano dalla vostra sede. Insomma, se siete di Milano, iniziate a vendere nei pressi di Milano, o al massimo in Lombardia, in modo da poter partecipare alle fiere di settore della vostra regione o ad attività commercialmente utili senza sprecare troppi soldi o tempo. Inoltre, se dovesse capitare un disguido logistico (pacco perso, reso, cliente che vuole conoscervi, emergenza di consegna etc..) gestirla sul territorio che conoscete meglio e che è a portata di massimo un paio d’ore di auto vi agevolerebbe molto.

 

10. FLESSIBILITÀ
Gli e-commerce di successo sono quelli che statisticamente hanno iniziato vendendo una serie di articoli, e che poi, comprendendo meglio il mercato e gestendo meglio i propri clienti, si sono specializzati e hanno fatto business con articoli similari. Insomma, siate flessibili, e tenete conto che solitamente il vero obiettivo è guadagnare, e non diventare il punto di riferimento per chi vuole acquistare avvitatori elettrici a carica fotovoltaica. Analizzare le vendite, inserire nuovi prodotti, capire la marginalità e il grado di soddisfazione di ogni elemento del vostro catalogo è sicuramente l’attività che dovete far meglio, e che vi guiderà verso il vostro e-commerce di successo.

 

È inutile, alla fine si casca sempre per suggerire di rivolgersi a professionisti, e lo so, può sembrare un po’ scontato leggere questo all’interno di un blog di un’agenzia di comunicazione. Però la verità è che ognuno ha il proprio mestiere, e per quanto il web possa ammaliare con il fascino del “tanto è gratis”, in realtà non è così. In nulla. Pensateci: ognuno di noi ha in tasca una macchina fotografica quasi professionale nel proprio cellulare, che ci permette di fare fotografie gratuitamente e in modo illimitato. E l’intelligenza artificiale dei modelli migliori di cellulari ci permette alcune volte di sentirci pure bravi a fare fotografie. Ma ahimè, fotografi non lo siamo tutti. La fotografia, come la programmazione web, il web design o il web marketing, sono attività che sono disponibili a tutti ma conosciute da pochi, e quei pochi si fanno chiamare professionisti. Per cui pensa al tuo progetto, mantieni l’entusiasmo, e consulta un professionista!
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